UNA NOTTURNA IN PIENO GIORNO
In fotografia talvolta è necessario viziare le condizioni atmosferiche in modo da poter ottenere la luce che si desidera. In questo caso dovevo realizzare una notturna in una stanza invasa dal sole. La tecnica che ho usato - se vogliamo anche la più elementare - consiste nell’allestire una cabina di stoffa nera dietro la finestra che si vuole oscurare. Una cabina grande abbastanza da potervi mettere dentro le luci che più m’interessavano per un mio personale effetto notte.
In effetti la foto qui sopra è stata scattata alle due del pomeriggio di una giornata estiva. È però probabile che se la foto fosse stata realmente scattata di notte, con la sola illuminazione stradale, non avrei raggiunto l'effetto desiderato. Mi interessava cioè che la penombra della stanza venisse “tagliata” da luci dirette e colorate e per far ciò mi son servito di due sagomatori.
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Il sistema di copertura è stato ottenuto montando una tela nera su un telaio portavelo messo a soffitto sopra la finestra. Lungo il perimetro del telaio ho poi appeso due teli neri con delle pinze gag, in modo da formare un cubo di 3 metri per lato. Tutta la struttura era sorretta da 2 wind-up alla cui base ho applicato delle zavorre per ancorare la stoffa al terreno e garantirmi maggiore penombra nella stanza. Un passaggio fondamentale che dovevo eseguire prima dell'inizio dello shooting era quello di posizionare in modo preciso i proiettori luce. Saranno loro a ricreare l'atmosfera notturna: tagli netti di luci calde miste a un unico, e più tenue, bagliore lunare.
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Nel mio caso specifico, ho dunque utilizzato due sagomatori ad incandescenza da 650 watt. Affinché la luce non fosse poi troppo diretta sul soggetto; e affinchè venissero proiettate sulla parete, e su parte della modella, delle forme che somigliassero al riflesso della finestra, ho fatto rimbalzare la luce dei sagomatori con due specchi in plexiglas da 1x1mt.
Infine ho colorato i sagomatori con delle gelatine: in particolar modo, oltre alla classica gelatina gialla, ho usato anche la Urban Sodium, che ricrea la luminosità un po' giallo-mostarda dei lampioni stradali. Volevo ottenere un risultato che fosse dichiaratamente spinto e anche un poco falso, ma che al suo interno contenesse pure una vaga forma di realismo. Ho quindi aggiunto in ultimo un leggero effetto di luce lunare utilizzando una luce a scarica daylight da 200 watt arricchita di una gelatina blu e rimbalzata da un polistirolo 1x1mt.
Una stanza più o meno visibile all’occhio del fotografo, con sagome sulla parete e su parte della modella, un'illuminazione netta e delineata e colori volutamente spinti e forse un po’ falsi.